• ammiocuggino

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    s. m..: termine gergale italiano che deriva dalla storpiatura di “mio cugino”, con la caratteristica raddoppiata della “g” tipica di alcune pronunce dialettali del Centro-Sud. Utilizzato come variante scherzosa e ironica, il termine incarna la figura del parente a cui si attribuiscono aneddoti inverosimili e soluzioni fai-da-te improbabili, simili al meccanismo narrativo del “friend of a friend” dei paesi anglosassoni, in cui si fa riferimento a fonti indirette per dare un'apparenza di autenticità a racconti per lo più esagerati. La popolarità di questa espressione è stata fortemente rafforzata dalla canzone “Mio cuggino” degli Elio e Le Storie Tese, che ha trasposto questo archetipo narrativo, consolidando il mito del cugino depositario di storie improbabili e interventi dilettantistici. Il termine identifica sia il narratore di leggende urbane sia il protagonista di interventi manuali eseguiti in modo approssimativo, citato talvolta anche in forma autonoma.

    La sua diffusione, amplificata dai social media e dalla cultura dei meme, ha fatto sì che oggi “ammiocuggino” diventi sinonimo di soluzioni improvvisate e lavori svolti con poca cura.

    Esempi

    • A: «Devo ristrutturare il mio balcone.»

      B. «Tranquillo, ci pensa ammiocuggino.»

    • «Questa casa ha i muri tutti storti, deve averla costruita ammiocuggino.»

    • A: «Sei sicuro?»

      B: «Sì, me l'ha detto ammiocuggino!»

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