• jeppo

    1

    Un misto fra "Bada", "No vabbè", "Daje" e "me cojoni". Può assumere varie sfaccettature di significato, seppur vuol sempre ostentare sentimento di sorpresa.

    Cfr. bada, no vabbè, daje, me cojoni

    Esempi

    • «Jeppo fra'. Non me lo potevo proprio immaginare.»

    • «Ho trovato 10€ per terra.»

      «Jeppo fra'!»

  • jeppo

    2

    "Jeppo" è un termine spesso usato dai fattoni che vuol dire tutto ma non vuol dire niente: ha tante funzioni e può essere usato come espressione di sorpresa in risposta a qualcosa o persino come aggettivo.

    È a seconda del contesto, dell'intonazione e della vibrazione e/o quantità vocalica della "e" che si può capire il suo significato.

    Il lemma può essere a volte accompagnato da un "drii" rafforzativo, solitamente espresso da una persona terza o dalla persona stessa che ha espresso "jeppo" .

    Cfr. bada, frate, sfiga, drii, cojone

    Esempi

    • 1° caso: reazione ad un evento inaspettato

      pers. 1: «Fra, mi è morto il cane.»

      pers. 2: «Jeppo fra.» (a volte accompagnato da ", drii")

    • 2° caso: funzione attributiva diretta

      pers. 1: «Fra, ieri c'era una che voleva troppo scopà ma ero troppo fatto e non è andata.»

      pers. 2: «No vabbè, ma quanto sei jeppo.»

    • 3° caso: funzione attributiva indiretta

      pers. 1: «Guarda che jeppi quelli.»

      pers. 2: «Ahahah, si fra so' proprio cojoni.»

    • 4° caso: funzione sostantivata

      pers. 1: «Fra, ieri mi stavo facendo un jeppo (canna) assurdo con un wax stratosferico ma mi è caduta per terra e l'ho perso.»

      pers. 2: «Bada fra, t'ha detto jeppo (sfortuna).»

    • 5° caso: "Drii"

      pers. 1: «Rega, mi ha lasciato la piskella.»

      pers. 2: «Jeppo.»

      pers.3: «Drii.»

    Reg. Lazio
Aggiungi una definizione