• mafiosetto

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    Il termine "mafiosetto" è un diminutivo di "mafioso" e viene usato in modo colloquiale, spesso con una connotazione dispregiativa. Non si riferisce a un affiliato di alto livello di una cosca, ma piuttosto a qualcuno che ostenta un atteggiamento spavaldo e prepotente, imitando la condotta e i modi di fare della mafia, pur non avendone l'autorità o il potere.

    Il significato di "mafiosetto" può essere inteso in diversi modi, a seconda del contesto:

    Abitudine e mentalità: Una persona che ha un approccio alla vita che ricorda quello mafioso, ad esempio, utilizzando l'intimidazione, la corruzione o la prepotenza per ottenere vantaggi personali, anche in contesti non criminali.

    Imitazione e presunzione: Qualcuno che cerca di darsi arie da malavitoso, ma in modo goffo o poco credibile, esibendo atteggiamenti e comportamenti tipici del crimine organizzato senza esserne realmente parte.

    Piccola criminalità: In alcuni casi, può indicare un membro di una micro-criminalità che si ispira ai metodi mafiosi, ma che non ha il peso o l'organizzazione di un vero e proprio clan.

    In sintesi, il "mafiosetto" è una figura che riflette l'immaginario mafioso, ma a un livello più basso e meno pericoloso rispetto a un vero mafioso, pur mantenendo una connotazione negativa e inquietante legata alla prepotenza e all'illegalità.

    Cfr. avvocaticchio

    Esempi

    • «Roberto ha sempre le arie da mafiosetto.»

    Reg. Puglia
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