orcamadò
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Termine che definisce lo stupure, in entrambe le accezioni positiva e negativa, utilizzato nell'intercalare fiorentino. In teoria non blasfemo, in pratica dipende dalla velocità con cui lo si enunzia.
Derivato dalla crasi delle parole "porca" e "madonna", dove entrambe hanno subito un troncamento fonetico che ne accentua l'enfasi.
Da non fraintendere con il pericolosissimo mammifero marino mitologico, mezzo orca mezzo Madonna (Orcamadonna)!
Esempi
A: «Mi sono scordato di eseguire le attività!"»
B: «Orcamadò, oh come si fa ora?»
Cade un vaso e si rompe: «Orcamadò!»
Reg.
Toscana