tarato
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Probabilmente dal francese "taré" (letteralmente: tarato, che ha subito una "tara", di conseguenza una privazione). Un tempo indicava generalmente una persona con disturbi psichici o fisici, quindi compromessa (tarata) da questi. Oggi è soprattutto un insulto per indicare qualcuno di particolarmente stupido.
Cfr. rimasto
Esempi
«L'ex di Luca l'ha tradito per cinque anni.»
«E in cinque anni non l'ha mai capito? È proprio tarato.»
«Per dire una cazzata del genere devi essere tarato mentale.»
Reg.
Lombardia