tunzettaro
anche tuzzettaro
Frequentatore assiduo delle discoteche, discotecaro; in alternativa, ciò che può essere associato a tale persona. Etimologicamente, il termine deriva plausibilmente dall'onomatopea "tunz tunz", che imita il suono ritmico e basso della grancassa nelle canzoni (ad esempio di genere house o dance) su cui generalmente si balla in una discoteca. Spesso ha un'accezione dispregiativa, dove il giudizio negativo implicito può essere relativo alla persona in sé (per l'aspetto, l'abbigliamento e/o il carattere che il parlante può associare generalmente ai frequentatori di determinati tipi di locali) o alla qualità della musica diffusa nelle discoteche.
Cfr. discotecaro
Esempi
«Tu la vedi così, con quell'aria da studentessa modello, ma la sera si trasforma in una tunzettara.»
«Sono d'accordo che dovremmo accontentare tutti quelli nel nostro gruppetto. Ma il tuo ragazzo propone sempre di andare in locali tunzettari. E lo sai che noi altri ci scocciamo troppo.»
«Ogni notte alle 2 passa un coglionazzo tunzettaro sotto casa con i woofer a palla e sveglia tutto il palazzo.»
«Hanno pubblicato un album nuovo, un po' tunzettaro, ma non mi dispiace.»
«Da un lato c'ho il vicino metallaro e dall'altro il vicino tunzettaro, e tutti e due ascoltano musica a palla tutto il giorno.»
«Negli anni '90 e primi 2000 si portavano le sigle dei cartoni animati tunzettare. Adesso un po' meno.»