azz
anche azzò
Espressione interiettiva tipica del parlato napoletano, informale e colloquiale, che indica stupore, incredulità o ammirazione, di fronte a qualcosa di sorprendente, impressionante o inaspettato. Viene usata per enfatizzare una reazione di fronte a situazioni, eventi o oggetti che colpiscono particolarmente chi parla.
La sua etimologia è incerta: una teoria è che sia legata al termine volgare italiano "cazzo"; un'altra è che invece derivi dall'espressione tedesca "Ach, so!", usata analogamente per manifestare meraviglia o incredulità.
Cfr. a facc ro cazz, ammazza, mecojoni
Esempi
«Ieri sera Claudio s'è preso coraggio e ha chiesto alla barista bionda di uscire. E lei ha accettato!
«Azz! Buon per lui!»
«Per riparare il condizionatore ci vogliono 200€.»
«Azzò, e allora passo l'estate a sudare.»
«È uscito un nuovo concorso per lavorare al comune. Uno stipendio da statale praticamente per non fare niente.»
«Azz, e allora lo provo anch'io!»
«Dopo due anni a litigare sempre, alla fine si sono lasciati.»
«Azz, non me l'aspettavo proprio, guarda.»
«Guarda questa foto del nuovo ragazzo di Laura.»
«Azzò, hai capito che bono!»