quiet quitting
Termine inglese, traducibile come "ritiro/abbandono/licenziamento silenzioso", che indica l'atteggiamento di un lavoratore dipendente di svolgere soltanto lo stretto necessario nel proprio lavoro, rifiutando carichi eccessivi, orari straordinari e nuove responsabilità. Questa fenomeno nasce da una volontà di trovare un equilibrio tra vita privata e lavoro, di tutelare la propria salute mentale evitando stress eccessivi o persino burnout e di contrastare la cultura dell'iper-produttività ossessiva.
Cfr. hustle culture
Esempi
«Negli ultimi mesi, Anna ha rifiutato ogni progetto aggiuntivi. Ed erano tutti ben pagati.»
«Secondo me sta facendo quiet quitting.»
«Forse è meglio il quiet quitting che licenziarsi: almeno ti pagano.»
«Per ogni progetto concluso me ne affidano altri due nuovi, mi propongono continuamente straordinari… Sto guadagnando di più, ma non vedo la mia famiglia perché torno a casa alle 22. Non ne posso più.»
«Hai preso in considerazione il quiet quitting?»