vibe coding
Pratica emergente di sviluppo software in cui si affida il processo di programmazione a un’intelligenza artificiale attraverso comandi in linguaggio naturale. L’utente descrive il risultato desiderato (la “vibe”) e l’IA genera, rifinisce o corregge il codice, mentre il programmatore si concentra sulla visione generale. Il termine è stato coniato da Andrej Karpathy nei primi mesi del 2025.
Cfr. vibe, promptare, prompt whispering, cowboy coding, prompt
Esempi
«Da quando ho scoperto il vibe coding, posso fare un prototipo in 10 minuti: basta chiedere all’IA e funziona quasi sempre.»
«Il vibe coding è roba da principianti; per la roba seria, non puoi non conoscere i linguaggi di programmazione.»
«Per risparmiare, l'azienda ha deciso di far creare il sito a uno stagista usando il vibe coding. A funzionare funziona, ma è lentissimo e pieno di bug.»