Dal ghosting al love bombing: i neologismi dei rapporti tossici

Neologismi sui comportamenti tossici nelle relazioni

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Un glossario dei neologismi che raccontano la tossicità, dal distacco all’attaccamento morboso

Siamo onesti, le relazioni oggi sono un po’… complicate. Con tutte le app di dating e i social media, i comportamenti in amore sono diventati un vero e proprio labirinto di segnali incerti, messaggi vaghi e azioni confuse. Da un lato c’è chi sparisce senza lasciar traccia, dall’altro chi ti sommerge di attenzioni. E nel mezzo? Comportamenti ambigui che ti fanno girare la testa, comportamenti tossici, messaggi passivo-aggressivi. In questo articolo, esploreremo i vari gradi di coinvolgimento nelle relazioni moderne nei neologismi di derivazione inglese: da chi ti ignora a chi ti fa sentire il centro dell’universo. Sei pronto/a a scoprire dove ti trovi?

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1. Relazioni a basso coinvolgimento emotivo (attenzioni minime)

Qui parliamo di chi ti dà poco o niente. Nessuna vera comunicazione, rari segni di interesse. Si tratta di interazioni che ti fanno chiedere: “Ma questa persona è ancora viva?”

  • Ghosting
    Vi frequentate da mesi, scambiate messaggi ogni ora, tutto sembra ok… e poi puf, sparisce nel nulla. Niente più risposte, niente più chiamate. Il ghosting è quando qualcuno semplicemente ti ignora e ti cancella dalla sua vita senza una spiegazione. È come se non fosse mai esistito. E niente, ciao ciao.
  • Soft-ghosting
    Ok, non ti sta del tutto ignorando, ma le risposte arrivano più lentamente, e quando arrivano sono brevi e distratte. Tipo un occasionale “ok”, un “va bene”, ma senza nessun impegno reale. Una sorta di ghosting più educato, ma comunque una forma di distacco.
  • Orbiting
    E se quella persona non ti scrive più, ma continua a metterti like su Instagram e a guardare tutte le tue storie? Non ti parla, ma ti osserva, come se stesse in un angolo della stanza. Questo è orbiting: è sparita dai messaggi, ma è presente sui social. Continua a orbitarti attorno, e non sai mai se è solo curiosità o qualcosa di più.
  • Zombieing
    Sono mesi che il ghosting va avanti, ormai ci hai messo una pietra sopra e hai dimenticato quella persona… Cosa può mai succedere? In una notte di luna piena, ecco che rispunta una mano dalla tomba della vostra relazione. La persona morta e sepolta, all’improvviso, ti scrive come se nulla fosse mai successo. Ti ha toccato la gelida mano dello zombieing.

2. Relazioni a coinvolgimento moderato (attenzioni intermittenti)

Qui le cose sono un po’ più sfumate. La persona non sparisce, ma non ti dà nemmeno molto. Lancia segnali contrastanti, ma la verità è che (forse) non ha la minima idea di cosa voglia da te.

  • Breadcrumbing
    Un po’ come dare briciole a un piccione, il minimo per tenerlo in vita, senza mai saziarlo: ogni tanto ti scrive un messaggio, ti fa sapere che pensa a te, ti mette un like. Ma è tutto troppo superficiale per andare da qualche parte. Se una relazione è una cena, la vostra è ferma al cestino del pane.
  • Paperclipping
    Simile al breadcrumbing, ma ancora più casual. Ti invia messaggi ogni tanto, magari con qualcosa di poco interessante, solo per tenerti “appeso”. Un po’ come Clippy in Microsoft Word, che si faceva vivo di tanto in tanto per dirti qualcosa di inutile col suo sorrisetto che ti faceva venire voglia di prenderlo a schiaffi.
  • Benching
    Ti senti mai come se fossi “in panchina”? Ti tratta come un’opzione, ma senza mai decidere se farti entrare in campo e puntare su di te. Ogni tanto ti manda un messaggio o ti invita a fare qualcosa, ma non c’è mai una vera apertura a un impegno. Magari hai anche il dubbio che stia puntando su qualcun altro, un vero titolare. E tu resti lì, pazientemente a fare riscaldamento. Una riserva a tempo indeterminato.
  • Cushioning
    Quando qualcuno che è già in una relazione tiene aperte altre porte per “precauzione”, un “cuscino” per ammortizzare la caduta. In caso in cui le cose non vadano per il meglio, ha già pronto un piano B. E quel piano B sei tu. La differenza principale con il benching è che il cushioning è che c’è già di mezzo un’altra relazione.

3. Relazioni ad alto coinvolgimento emotivo (attenzioni forti e/o costanti)

Qui il coinvolgimento è alto, a volte anche troppo. Le attenzioni sono più forti e più frequenti, ma a volte un po’ troppo intense. A volte sono piacevoli, ma spesso no. C’è chi ti sommerge, e chi ti fa sentire come se fossi il protagonista di un film romantico… ma con una trama che può prendere una piega strana.

  • Haunting
    Tra voi è finita, ma poi comincia a lanciarti dei segnali sottili, indiretti. Non ti scrive più, ma interagisce costantemente con i tuoi contenuti sui social, guarda le storie, mette like o scrive nei commenti, creando una sensazione di “presenza fantasma”. Uno spettro che infesta la tua casa online: i tuoi social. E allora le sue attenzioni cominciano a darti i brividi.
  • Love bombing
    Quando, specialmente in una fase iniziale di un avvicinamento affettivo, l’altra persona ti sommerge di attenzioni, messaggi dolci, regali e dichiarazioni d’amore. Tutto questo accade velocemente e in grande quantità. È un po’ come dirti “Ti amo” prima del primo appuntamento. Un modo determinato, ma un po’ disperato e non sempre sano, per tentare di conquistarti.
  • Stalking
    A un livello estremo, questo è il comportamento che si fa davvero invadente, se non letteralmente criminale. Controlla ogni tuo movimento sui social, cerca di scoprire dove sei, cosa fai, con chi stai. Non si tratta più di un semplice interesse: è un’ossessione che attraversa il confine della privacy e si trasforma in un tentativo di controllo totale, dove ogni tua azione viene scrutata e analizzata.

Allora, tra il ghosting e il love bombing, dove pensi di collocarti? Le relazioni moderne sono un po’ un mix di segnali contrastanti e comportamenti imprevedibili. Che tu sia vittima di un zombieing o ti stia chiedendo se ti stiano facendo un breadcrumbing, conoscere i neologismi sui comportamenti tossici nelle relazioni può aiutarti a riconoscere questi segnali per non rimanere incastrato/a in dinamiche che non ti soddisfano. E ricorda una cosa: se una persona non ti dà l’attenzione che meriti o ti trasmette più confusione che felicità, forse è il momento di fare un passo indietro.


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